RECENSIONE - "Capitan Africa - Dal continente Nero al Mondo" di Arturo Buzzat e Rita Musumeci

Titolo: Capitan Africa - Dal continente Nero al Mondo
Autore: Arturo Buzzat e Rita Musumeci
Editore: Dri editore
Genere: Narrativa
Prezzo ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 10.90
Data pubblicazione: 2013
Pagine: 148
Serie: Autoconclusivo
ORDER

Un cooperante viene inviato in Burkina Faso per sovrintendere la costruzione di una scuola. Qui, circostanze casuali gli fanno incontrare un personaggio del passato, Capitan Africa, persona carismatica ed amatissima dalla gente burkinabé e non solo, che il cooperante, paragonato a lui, vuole assolutamente conoscere.
“Per farlo dovrai avere il coraggio di spingerti oltre. Dovrai farti Africa per capire l’Africa”., gli rivela un capo operaio.
Lui, ascoltandolo, si fa Africa, scoprendo così non solo l’intimità più profonda del Continente nero, ma l’attualità straordinaria di un messaggio che, lanciato al mondo, in tempi lontani, da uno  dei tanti uomini dimenticati dalla storia, ci apre gli occhi sull’oggi, sull’attualità di un presente che, se fossimo stati un po’ più attenti e coraggiosi forse avremmo potuto vivere in maniera migliore.
L’importanza dell’acqua, il rispetto della donna, la tutela della natura, i perché di un’economia fragile e insicura, le tradizioni, gli usi e i costumi, sono solo alcuni dei temi toccati da questo volume che, se ci parla d’Africa, protagonista non dichiarata del racconto, non di meno ci parla del  mondo in generale, analizzato con lucido e puntuale realismo , da dove emerge … il gusto forte della speranza.

I DIRITTI D’AUTORE SONO INTERAMENTE DEVOLUTI IN BENEFICIENZA

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Arturo Buzzat è nato a Feltre (BL). Per alcuni anni ha insegnato in scuole elementari e medie. Insignito, per “particolari benemerenze”, del collare con croce di “Cavaliere di San Marco”, ha pubblicato nel 2001 “Appunti” e, unitamente a Rita Musumeci “Immagini da un sogno chiamato vita”.  Nel 2002 ha dato alle stampe “Viaggiando verso infinito”, “A te che sei venuta da lontano” e, ancora assieme a Rita Musumeci, “Il bosco racconta”. Vincitore e premiato più volte in concorsi letterari a carattere nazionale e internazionale, la sua biografia e i suoi componimenti sono stati inseriti in pubblicazioni scolastiche, testi scolastici, antologie e albi d’oro e Ipad. Nell’anno 2004  ha pubblicato “Storie di un uomo qualunque”, “Da Kabul a Kabul (per non dimenticare)” e il volume per l’infanzia “Sette favole per sette sere”; nel 2005 “In viaggio dall’altopiano (dall’Eritrea a Lampedusa)”, al quale  hanno fatto seguito  “Vite dimenticate – Uganda: I bambini di Gulu”, “Io voglio vivere - Guinea Bissau: bambini senza futuro -”,  “Intrigo internazionale alle Channel Islands”, “Storielle senza tempo”, “Ri-giocando”, “Il figlio del terzo Dio”, “Tabelline in canto”, “Il volo dell’aquilone”, “I fiori di Gebuhrenfrei” e il testo didattico “Fiabe e favole nella scuola dell’infanzia e primaria”. Per l’impegno in campo umanitario è stato insignito dall’Associazione Dama Castellana e dalla Città di Conegliano (TV) del premio “Civilitas – Civiltà nella comunità -” E’ Accademico del Convivio e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.  Risiede in provincia di Treviso.

Rita Musumeci, nata ad Asmara (Ethiopia), è docente di chimica agraria presso la prestigiosa Scuola Enologica di Conegliano (TV). Vincitrice di concorsi letterari a carattere nazionale e internazionale, ha pubblicato, unitamente ad Arturo Buzzat, “Immagini da un sogno chiamato vita”, “Il bosco racconta”, “Storie di un uomo qualunque”, del quale ha curato gli aspetti fotografici, “Da Kabul a Kabul (per non dimenticare)”, “Sette favole per sette sere”, “In viaggio dall’altopiano (dall’Eritrea a Lampedusa)”,  “Vite dimenticate – Uganda: I bambini di Gulu”, “Io voglio vivere: Guinea Bissau: bambini senza futuro”, “Intrigo internazionale alle Channel Islands”, “Storielle senza tempo”, “Ri-giocando”, “Il figlio del terzo Dio”, “Tabelline in canto”, “Il volo dell’aquilone”, “I fiori di Gebuhrenfrei” e il testo didattico “Fiabe e favole nella scuola dell’infanzia e primaria”. La sua biografia e i suoi componimenti sono stati inseriti in pubblicazioni scolastiche, testi scolastici, antologie, Ipad e albi d’oro. Risiede a Feltre (BL).


Bentornati carissimi, 
oggi vi parlo di un romanzo che può essere qualificato come saggio, si tratta di “Capitan Africa – Dal continente Nero al Mondo“ scritto da Arturo Buzzat  e Rita Musumeci, pubblicato dalla Drieditore.

Narra delle esperienze di un italiano che si reca per una missione umanitaria in Burkina Faso, per costruire una scuola. È lui che racconta ciò che gli succede e ciò con cui viene a contatto e lo fa riflettere sulle diversità e sulla lontananza ideologica che esiste tra il suo mondo e quello del paese in cui si è trovato.

Nazara”, questo il nome che gli viene dato, “uomo bianco”, è abituato ad:
- aprire il rubinetto e ottenere l’acqua potabile sia per bere che per lavarsi, 
- avere denaro a sufficienza per qualunque evenienza, 
- toccare un interruttore per accendere o spegnere la luce, 
- girare un termostato e accendere i caloriferi, 
- percorrere pochi km e avere un medico o ospedale a portata di mano, 
- recarsi al supermercato o al ristorante e mangiare.
Una vita relativamente facile e comodità spesso non considerate importanti, proprio perché queste sono ormai abitudini.

Ebbene, deve rendersi conto che non per tutti è così, ci sono popoli oppressi, portati ai livelli più bassi della povertà e costretti a ogni tipo di privazione e difficoltà. La consapevolezza di ciò arriverà con una forza brutale che per metafora voglio paragonare a una porta presa direttamente sul volto. Brutto esempio, vero? La realtà non è migliore.
In una situazione del genere verrebbe normale pensare che il popolo in questione sia rassegnato e privo di voglia di vivere, in realtà non è così. Queste persone sono ricche interiormente, hanno un forte orgoglio e vivono nella speranza che qualcosa possa cambiare.
Orgoglio nell’accettare il destino e fare ciò che è in loro potere per migliorare, seppur lievemente, la loro vita.
Speranza che possano tornare tempi migliori. Sì, tornare perché negli anni ’80 hanno conosciuto cosa può compiere la forza di volontà e la determinazione di un solo uomo. Una persona che giunto al potere, con un colpo di Stato, non ha pensato solo a sé ma è stato altruista e ha fatto il possibile per creare migliorie per il suo popolo, pensando ad aiutarlo e a portarlo ai livelli degli Stati che generalmente dettano le regole.
Questa persona è Noel Isidore Thomas Sankara, soprannominato Capitan Africa. Un governo di soli 4 anni, che è terminato con la sua uccisione, ma ha lasciato il segno e infuso speranza nei cuori delle persone.

Considerazioni

È abbastanza complicato fare la recensione a un libro come questo, ciò che ho letto è vero e reale, narra la vita di persone che sono realmente esistite. Questo crea un filo che connette le parole che leggo agli eventi e alle vite altrui, dandomi emozioni differenti e portandomi a riflettere.
Il testo ha un linguaggio di facile comprensione e la lettura ne risulta totalizzante, anche per i motivi che vi ho appena detto. Le riflessioni, sia personali che quelle indotte dai ragionamenti fatti dal protagonista e dai suoi interlocutori, hanno un forte impatto e, decisamente, destabilizzano per la semplicità con cui prendono vita. Inoltre la semplicità di alcune risoluzioni fanno a pugni con la situazione reale che risoluzioni pare non averne.
Questo libro mi è piaciuto, è coinvolgente e dà parecchio dal lato umano, per questo faccio i complimenti ai due autori che con un linguaggio diretto hanno creato una storia di facile accesso per ogni tipo di lettore. Inoltre, devo complimentarmi per la scelta di devolvere in beneficienza i loro diritti d’autore.
Passo alla parte tecnica, devo segnalare qualche errore di ortografia che sarebbe auspicabile venisse rimosso dalla Casa Editrice tramite una rilettura accurata.
Il mio voto finale è comunque un 4, il libro ha una buona struttura, è coinvolgente e ha un nobile fine.
Ne consiglio la lettura a tutte le persone che hanno voglia di fare un incursione in Africa per conoscerne la bellezza e la difficoltà tramite il racconto della sua gente.
Adatto a ogni età, può essere un bel modo per relazionarsi con la vita.

Buona lettura!
Monica S.


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