PRESENTAZIONE "Eleusis" di Antonio Rispoli
Titolo: Eleusis
Autore: Rispoli Antonio
Editore: PubMe
Pubblicato: 08/2017
Genere: Narrativa per ragazzi/Azione/Avventura
Prezzo Ebook: 6,99€
Prezzo Cartaceo: 12,50€
Per acquistarlo e per ulteriori info sulla distribuzione: https://rispoliantonio91.weebly.com
Autore: Rispoli Antonio
Editore: PubMe
Pubblicato: 08/2017
Genere: Narrativa per ragazzi/Azione/Avventura
Prezzo Ebook: 6,99€
Prezzo Cartaceo: 12,50€
Per acquistarlo e per ulteriori info sulla distribuzione: https://rispoliantonio91.weebly.com
Il mio nome è Rispoli Antonio. Sono l’autore di questo libro, un racconto di avventura per ragazzi.
Il periodo in cui è stato scritto è Marzo 2015.
E' ambientato tra il Mediterraneo ed Eleusis, una città dell'antica Grecia negli anni tra il 1124 a.C. al 1100 a.C. circa, quando il Mondo era dominato dai grandi e potenti Dei dell'Olimpo.
In questo libro il protagonista è un giovane di nome Aristarco.
All'inizio della storia, era un bambino di sei anni, molto vivace con: capelli neri come la pece, occhi azzurri, un nasino piccolo e appuntito, guance rotonde e rosse come piccole mele; un fisico asciutto e un’altezza media per la sua giovane età, che poi in seguito diventerà un giovane di diciassette anni, con un fisico statuario, fino ad arrivare a circa ventotto anni, dove il suo fisico muterà ancora, diventando muscoloso.
Nella prima parte della storia, vive con suo padre Alexis e sua madre Eulalia, ma poi in seguito, inizierà una convivenza con il suo gruppo d'amici.
Un giorno mentre tutto era tranquillo, a un tratto Constantine (Il Cattivo. Un semidio nato da Zeus e Persefore)seguito dal suo esercito, invase la città di Aristarco, ma i cittadini cercarono di difendersi come potevano. Nel tumulto generale, il ragazzo riuscì a rubare la sua spada di Constantine, che era stata forgiata dal dio Efesto, ed era in grado di uccidere anche gli Dei.
Una volta presa, scappò, ma Constantine ordinò a Cerbero di seguirlo e ucciderlo. Purtroppo per il mostro, il ragazzo sferrando un fendente a un albero, glielo fece cadere addosso bloccandolo e ne approfittò per ucciderlo.
Intanto, Constantine, non vedendo tornare Cerbero, ordinò a Ladone di andare a controllare cosa fosse successo, ma il ragazzo si era già nascosto.
Al mattino seguente, mentre Constantine, conquistava la città, Aristarco si svegliò e mettendosi in cammino vide un lago. Andò a rinfrescarsi, ma cadde e fu risucchiato negli Inferi, dove conobbe le Moire che gli dissero di averlo scelto per contrastare il semidio, e se voleva vendicarsi, aveva solo un modo; doveva fare un viaggio molto duro per prendere degli ingredienti per una pozione.
Il ragazzo dopo un attimo di titubanza, accettò e le Moire gli diedero: una bussola; una lista; un grosso sacco con dentro scatole di legno per riporvi gli ingredienti e in fine chiamarono Basil (Che si rivelerà essere l'anima del padre) per poi iniziare il viaggio.
In seguito, dopo aver ucciso l'Idra, Clio si unì a loro e proseguirono il viaggio, dove conobbero Chirone (Il centauro) e Zenas (L'unicorno) che oltre a fornirgli un ingrediente, si unirono al gruppo. E così tutti insieme proseguì scontrandosi con la Fenice, la Chimera, il Grifone, il Minotauro, Cariddi, il Ciclope e in fine le Sirene.
Portata a termine quest'impresa, il gruppo tornò a casa e una volta a terra si separarono.
Chirone tornò al suo villaggio, dove trovò tutto distrutto dai soldati di Constantine. Stessa cosa successe a Clio e Zenas che tornando nella città della ragazza, la trovarono assediata dai soldati che, uccisero l'unicorno e presero la ragazza come schiava. Aristarco e Basil, invece, tornarono dalle Moire, che prendendo un grande calderone mischiarono gli ingredienti e fecero bere la pozione al ragazzo; poi gli regalarono un’armatura e si fecero uccidere. Dopo di che Aristarco scoprì un soldato che stava riportando tutto a Constantine e quando lui intervenne, il semidio uccise Clio.
Aristarco uscì dagli Inferi e arrivato a Eleusis, con l'aiuto dei suoi poteri, demolì il castello di Constantine e così i due cominciarono a lottare.
Il semidio, scagliò contro di lui: i suoi soldati, i mostri mitologici, i Semidei, gli Dei e anche i Titani, che unì nel "Super Titano", ma tutti perirono sotto i colpi del ragazzo.
Constantine, ormai messo alle strette evocò gli spiriti da dove tutto ebbe inizio e li incarno nell'uomo di terra che aveva modellato.
Aristarco, non riuscendo a batterlo, si fece aiutare da Chirone, che lo colpì, facendo si che tutta l'energia racchiusa in quel mostro fuoriuscisse. Constantine, allora corse ad assorbirla, ma il suo corpo non riusciva a trattenerla e Aristarco ne approfittò per batterlo. L'energia però si trasferì nel corpo del ragazzo, che consapevole di non poterla trattenere, si uccise, facendo tornare tutto alla normalità e donando a ogni essere vivente il potere di decidere il proprio destino.
Alla fine Chirone, alzò la testa al cielo e vedendo una stella brillare, disse: «Spero che un giorno ci rincontreremo, amico mio.»
Altri interpreti sono stati: Ecatonchiri (Mostri con cento mani), Dionis (Il pescatore) André (Padre di Clio), Scilla, Apollon (Il centauro), ecc...
Che dire. Mi sono divertito a scrivere questo libro e spero che il lettore si appassioni e si lasci trascinare in quest'avventura.
Il periodo in cui è stato scritto è Marzo 2015.
E' ambientato tra il Mediterraneo ed Eleusis, una città dell'antica Grecia negli anni tra il 1124 a.C. al 1100 a.C. circa, quando il Mondo era dominato dai grandi e potenti Dei dell'Olimpo.
In questo libro il protagonista è un giovane di nome Aristarco.
All'inizio della storia, era un bambino di sei anni, molto vivace con: capelli neri come la pece, occhi azzurri, un nasino piccolo e appuntito, guance rotonde e rosse come piccole mele; un fisico asciutto e un’altezza media per la sua giovane età, che poi in seguito diventerà un giovane di diciassette anni, con un fisico statuario, fino ad arrivare a circa ventotto anni, dove il suo fisico muterà ancora, diventando muscoloso.
Nella prima parte della storia, vive con suo padre Alexis e sua madre Eulalia, ma poi in seguito, inizierà una convivenza con il suo gruppo d'amici.
Un giorno mentre tutto era tranquillo, a un tratto Constantine (Il Cattivo. Un semidio nato da Zeus e Persefore)seguito dal suo esercito, invase la città di Aristarco, ma i cittadini cercarono di difendersi come potevano. Nel tumulto generale, il ragazzo riuscì a rubare la sua spada di Constantine, che era stata forgiata dal dio Efesto, ed era in grado di uccidere anche gli Dei.
Una volta presa, scappò, ma Constantine ordinò a Cerbero di seguirlo e ucciderlo. Purtroppo per il mostro, il ragazzo sferrando un fendente a un albero, glielo fece cadere addosso bloccandolo e ne approfittò per ucciderlo.
Intanto, Constantine, non vedendo tornare Cerbero, ordinò a Ladone di andare a controllare cosa fosse successo, ma il ragazzo si era già nascosto.
Al mattino seguente, mentre Constantine, conquistava la città, Aristarco si svegliò e mettendosi in cammino vide un lago. Andò a rinfrescarsi, ma cadde e fu risucchiato negli Inferi, dove conobbe le Moire che gli dissero di averlo scelto per contrastare il semidio, e se voleva vendicarsi, aveva solo un modo; doveva fare un viaggio molto duro per prendere degli ingredienti per una pozione.
Il ragazzo dopo un attimo di titubanza, accettò e le Moire gli diedero: una bussola; una lista; un grosso sacco con dentro scatole di legno per riporvi gli ingredienti e in fine chiamarono Basil (Che si rivelerà essere l'anima del padre) per poi iniziare il viaggio.
In seguito, dopo aver ucciso l'Idra, Clio si unì a loro e proseguirono il viaggio, dove conobbero Chirone (Il centauro) e Zenas (L'unicorno) che oltre a fornirgli un ingrediente, si unirono al gruppo. E così tutti insieme proseguì scontrandosi con la Fenice, la Chimera, il Grifone, il Minotauro, Cariddi, il Ciclope e in fine le Sirene.
Portata a termine quest'impresa, il gruppo tornò a casa e una volta a terra si separarono.
Chirone tornò al suo villaggio, dove trovò tutto distrutto dai soldati di Constantine. Stessa cosa successe a Clio e Zenas che tornando nella città della ragazza, la trovarono assediata dai soldati che, uccisero l'unicorno e presero la ragazza come schiava. Aristarco e Basil, invece, tornarono dalle Moire, che prendendo un grande calderone mischiarono gli ingredienti e fecero bere la pozione al ragazzo; poi gli regalarono un’armatura e si fecero uccidere. Dopo di che Aristarco scoprì un soldato che stava riportando tutto a Constantine e quando lui intervenne, il semidio uccise Clio.
Aristarco uscì dagli Inferi e arrivato a Eleusis, con l'aiuto dei suoi poteri, demolì il castello di Constantine e così i due cominciarono a lottare.
Il semidio, scagliò contro di lui: i suoi soldati, i mostri mitologici, i Semidei, gli Dei e anche i Titani, che unì nel "Super Titano", ma tutti perirono sotto i colpi del ragazzo.
Constantine, ormai messo alle strette evocò gli spiriti da dove tutto ebbe inizio e li incarno nell'uomo di terra che aveva modellato.
Aristarco, non riuscendo a batterlo, si fece aiutare da Chirone, che lo colpì, facendo si che tutta l'energia racchiusa in quel mostro fuoriuscisse. Constantine, allora corse ad assorbirla, ma il suo corpo non riusciva a trattenerla e Aristarco ne approfittò per batterlo. L'energia però si trasferì nel corpo del ragazzo, che consapevole di non poterla trattenere, si uccise, facendo tornare tutto alla normalità e donando a ogni essere vivente il potere di decidere il proprio destino.
Alla fine Chirone, alzò la testa al cielo e vedendo una stella brillare, disse: «Spero che un giorno ci rincontreremo, amico mio.»
Altri interpreti sono stati: Ecatonchiri (Mostri con cento mani), Dionis (Il pescatore) André (Padre di Clio), Scilla, Apollon (Il centauro), ecc...
Che dire. Mi sono divertito a scrivere questo libro e spero che il lettore si appassioni e si lasci trascinare in quest'avventura.
Salve, mi chiamo Antonio è sono nato nel 1991 in un paesino del Cilento. Sono diplomato come Perito Informatico e, non trovando lavoro e soprattutto invogliato dalla mia famiglia e dalla mia ex ragazza, ho cominciato a coltivare la mia passione per la scrittura, scrivendo libri e racconti brevi.
Detto ciò, spero che il mio operato vi piaccia così da poter occupare un po’ del vostro tempo.
Un saluto, Rispoli Antonio.
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