RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "Il segreto di Eva" di Amy Harmon

Titolo: Il segreto di Eva
Autore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton Editore
Prezzo ebook: 4.99 €
Prezzo cartaceo: 8.50 €
Genere: Romance storico
Data pubblicazione: 8 Marzo
Pagine: 416
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1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.
Cari lettori, mi appresto a parlarvi di un romanzo la cui uscita in Italia aspettavo da tempo: Il segreto di Eva, scritto da Amy Harmon e pubblicato da Newton Compton Editori. 
Siamo alla soglia della Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti, Eva e Angelo si conoscono da bambini perché Angelo si trasferisce dall’America a Firenze, a casa della famiglia di Eva. I due crescono come fratello e sorella e sviluppano un forte legame, che con gli anni è destinato a crescere sempre più e a trasformarsi in un sentimento più profondo, adulto.

“«Non so se posso essere tuo fratello, Eva». «Perché?», squittì lei, perplessa. «Perché non siamo della stessa religione». «Ebrei e cattolici non possono essere fratelli e sorelle?». Angelo rifletté in silenzio. «Non lo so», ammise alla fine. «Secondo me sì», disse lei con fermezza. «Il babbo e zio Augusto sono fratelli e non vanno molto d’accordo». «Va bene, allora. Andremo d’accordo su tutto il resto», disse Angelo con serietà. «Per rimediare». Eva annuì in modo altrettanto solenne. «Su tutto il resto».”

Angelo però sente la vocazione e decide di prendere i voti. Eva si sente sempre più sola senza Angelo, ma ha il suo violino e la sua famiglia e cerca di andare avanti. Con le leggi razziali molte cose cambiano. Eva è ebrea e rischia la vita. Angelo proverà in tutti i modi a proteggerla ma sembra quasi impossibile riuscire a sopravvivere. I loro sentimenti sono sempre più forti e il pericolo e la paura di perdersi per sempre, li intensificano. Tra il desiderio di continuare a vivere, scelte devastanti e pericoli dietro ogni angolo, si sviluppa questa fantastica storia di un amore impossibile, ostacolato delle religioni e dalla guerra. Ma è anche una storia di speranza che ci mette di fronte alla crudeltà e alla bontà dell’uomo, all’amore e all’odio, alla fede, alla speranza e alla disperazione.

“«No. Non può succedere perché io sono ebrea. E ora è contro la legge per i cattolici sposare gli ebrei. È contro la legge per me amarti, Angelo. Questo ti renderà tutto più semplice». «Di cosa stai parlando, Eva?». Angelo mantenne un tono neutrale, basso, come se stesse cercando di calmare una bambina agitata. Ma lei non era una bambina, come Angelo sapeva bene. «Ti ho visto come mi guardi, Angelo. Vuoi essere un prete, ma sei innamorato di me». «Eva!». La parola fu come una frustata ed Eva sussultò. «Non puoi dire queste cose».”


Eva è una ragazza ebrea che da un momento all’altro si trova a dover temere per la sua vita e quella dei suoi cari solo per questo motivo. È bellissima, intelligente e suona divinamente il violino. La vediamo crescere e maturare tra le pagine, prendere lentamente coscienza delle sue emozioni e sensazioni, della situazione, del pericolo.
Angelo è un personaggio molto complesso. Anche se influenzato a intraprendere la strada clericale, lui ha sentito davvero la vocazione. Ma è un uomo e i suoi sentimenti sono una continua tentazione e distrazione, sono i suoi draghi da sconfiggere. Nonostante abbia cercato in tutti i modi di allontanarsi da Eva, non può evitare di proteggerla e per farlo deve tenerla vicino a sé.

“O Dio, rendimi degno. Rendimi migliore. Aiutami a diventare un valoroso servitore. Aiutami a diventare più di ciò che sono, aveva pregato in silenzio, desiderando solo di migliorare, di essere degno. Gli era tornato in mente il San Giorgio di Donatello e gli si erano inumiditi gli occhi. «Aiutami a uccidere i miei draghi», aveva mormorato. «Aiutami a resistere al serpente. Aiutami a resistere. Aiutami. Aiutami».”

La religione ha un’enorme importanza, l’autrice illustra le usanze cattoliche ed ebree con cura, delicatezza e reverenza, confrontandole tra loro in modo costruttivo. Il simbolismo ha un ruolo centrale, intensifica e spiega emozioni e situazioni. Confesso di aver letto tutto il libro con il magone e con le lacrime agli occhi. Provavo l’ansia di Angelo ed Eva, la loro paura e frustrazione e sentivo il loro amore puro, così puro da essere quasi ultraterreno.
Non posso addentrarmi nei particolari, ma posso dire che ho amato ogni istante di questa lettura. Era da tempo che non leggevo un libro così intenso, profondo e pieno di significato. Un libro che parla di un amore struggente, commovente e presentato in tutte le sue forme, di religione, di vite, di scelte, di salvezza e redenzione, di peccato e perdono. 

“Angelo non era uno stupido. Non era cieco. Non era sordo. Non era ottuso. Ma era stato un folle. Si era illuso di poter amare Eva senza innamorarsi davvero. Si era illuso di poterle stare vicino ma senza l’intimità. Si era illuso di poter avere Eva e anche Dio. Non poteva. Lui non era l’eccezione. Lui era la regola. Non era san Giorgio che uccideva i draghi in nome di Dio. Era semplicemente Angelo Bianco, colpito a morte dal serpente più astuto del mondo: Satana, rosso come il fuoco, con sette teste e dieci corna.”

L’autrice si è ispirata ad alcuni personaggi realmente esistiti, e considerando che lo è anche il contesto, il libro per me ha una marcia in più. Non ha mancato di descrivere con cura l’ambientazione, a partire dalle città in cui di svolge il tutto, nonché i vari personaggi e la situazione storica. Non ci risparmia le atrocità commesse a danno di ebrei e cristiani, la violenza gratuita e le umiliazioni. Avevo i brividi leggendo e pensando che noi siamo fortunati a conoscere queste cose solo sulla carta e a non averle vissute. La narrazione in terza persona ci rende spettatori di tutto quello che accade dentro e fuori Eva e Angelo. Con degli escamotage la scrittrice ci propone i pensieri dei protagonisti in prima persona, in modo da farci immedesimare e addentrare nelle loro anime, senza possibilità di ritorno.
Solo un appunto per la cover e il titolo. Avrei decisamente preferito una traduzione letterale del titolo inglese “From sand and ash” cioè “Dalla sabbia e dalla cenere”, ritroviamo nel testo questa espresse che è davvero significativa.
Inoltre, la copertina originale è molto più evocativa di questa, che è comunque bella, ma che non rappresenta a pieno le atmosfere del romanzo.
Tuttavia, non posso che dare 5/5 a questa storia meravigliosa. Sinceramente darei anche dei punti in più se fosse possibile. Quindi che aspettate? Andate a leggerlo!

Buona lettura!

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