RECENSIONE - "Perfect Strangers" di Runny Magma

Titolo: Perfect Strangers
Autore: Runny Magma
Editore: Self Publishing
Genere: romanzo mm
Pagine: 318
Fomato: ebook / cartaceo
Prezzo: € 2,99  / € 10 euro
Data di pubblicazione: 7 settembre 2015
Personaggi: Andrea / Samuele
ORDER



Un gay musical. Una metal band. E due uomini più simili di quello che pensano…


Una compagnia teatrale sta allestendo uno spettacolo che racconta in musica una storia d’amore tra due ragazzi. Andrea, in qualità di regista e interprete, ci sta mettendo tutto se stesso, anche perché potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per continuare a fantasticare su Samuele, il rocker piovuto nella compagnia solo per migliorare l’interpretazione e la presenza sul palco. I due mondi appaiono lontanissimi. Samuele non solo è rozzo e scontroso, ma pure sciupafemmine. E questo dovrebbe togliere ogni speranza ad Andrea, se non fosse che Samuele comincia a provare un certo gusto nello studiarsi la parte...


RUNNY MAGMA mantiene segreta la sua reale identità affinché i suoi scritti vengano valutati al di là di qualsiasi pregiudizio, ma permette si sappia che alle giarrettiere preferisce le bretelle e adora azzannare liquirizia, il suo gatto e altre cose che magari immaginate senza starlo a spiegare. Odia Gloria Gaynor, i Village People e pure Lady Gaga, però è in grado di tollerare Madonna, Kylie Minogue e gli Abba. Ritiene che i gay romance siano parità d’intrattenimento e che un giorno li leggerà persino Giovanardi. Nel 2015 sono usciti i romanzi “Mascarado” e “Perfect Strangers” e la mini-raccolta “Porcahontas e (S)mascarado”, mentre nel 2016 il romanzo breve “A qualcuno piace tiepido.” Ha curato la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove ha dato voce alle drag queen italiane – dalla biografia autografa del suo gatto, che parimenti non si fa vedere perché su Internet i mici sono anche più inflazionati degli scribacchini.
Il suo sito


Salve carissimi,
oggi ho il piacere di parlarvi di Perfect Strangers di Runny Magma.

Non avendo letto nulla dell’autrice non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, quindi mi sono gettata nella lettura con tanta curiosità ma con un po’ di timore su ciò che avrei potuto trovare. Se siete curiosi di sapere se sono rimasta estasiata o sconvolta dovete continuare a leggere la mia recensione.

I protagonisti di questo libro sono Andrea e Samuele.

Andrea è un uomo di 26 anni, è di una bellezza che incanta uomini e donne, ma lui preferisce i primi. Ha un carattere solare, gli piace stare in compagnia e divertirsi in modo semplice, senza eccessi di alcun tipo. Una persona che si può definire bella sia dentro che fuori. È un registra e fa l’attore nei suoi musical, sul lavoro è pignolo ed esige che tutti siano pronti e perfetti per la parte. Ma Andrea è molto di più e questo lo si scopre via via che la trama incalza e prende forma.

Samuele è un rocker, ha 30 anni e personifica alla perfezione la parte del bello e dannato. Bello in un modo particolare, ha una voce calda e roca che ammalia chi lo ascolta, cosa che unita al suo aspetto lo rende un angelo caduto che cattura prede differenti ogni sera. Il suo mondo è la musica e tutto ciò che gira intorno a essa. La sua vita è tutto un eccesso, troppe sigarette, troppa birra e sesso a volontà. 
Grazie al suo talento fa della sua passione un lavoro e con questo ci si mantiene o meglio ci prova.

Due persone agli antipodi, due mondi che non hanno nulla in comune, eccessi da una parte e semplicità dall’altra. Però per necessità si trovano a incontrarsi e ciò che ne esce è una vera sorpresa.

Andrea sta allestendo un musical e per dare più enfasi allo spettacolo necessita di musica dal vivo, qui entrano in campo Samuel e la sua band, che sono sempre in cerca di un modo per far quadrare i conti. 
Tutto sembra andare per il meglio, le prove dello spettacolo vanno bene e tra la band e il gruppo teatrale si instaurano nuovi rapporti e intrighi, mentre i vecchi rapporti interni continuano a mutare. Il gruppo teatrale è sempre più legato mentre nella band iniziano piccole incomprensioni.
Andrea, che vive apertamente la sua omosessualità, prova un’attrazione per il bel tenebroso Samuele ma questo è uno sciupafemmine incallito, quindi irraggiungibile, ma si sa in uno spettacolo le esigenze di copione possono richiedere mille scene e alcuni compromessi.
Il vivere gomito a gomito accresce la confidenza e l’iniziale diffidenza dei due gruppi diverrà simpatia e infine amicizia, questo renderà i rapporti più sciolti e ognuno riuscirà a vedere e riconsiderare il modo di vivere altrui. Tutto ciò che non si capisce acquisisce una dimensione più chiara e quello che spaventa può mutare e mostrarsi meno spaventoso.
Per sapere come finisce dovrete leggerlo ma posso senz’altro dirvi che è un libro che smuove la coscienza e apre gli occhi in un modo che raramente mi è successo.

Considerazioni:

Questo libro è dolce e al contempo brutale, non aspettatevi una lettura semplice perché non lo è.

Runny ha un modo particolare di scrivere e tessere la trama che in realtà è uno spacco della vita reale; perché questo libro potrebbe narrare tranquillamente la vita di due persone, che conoscendosi devono rimettere in discussioni le proprie certezze e la diffidenza verso ciò che non conoscono.
Due protagonisti agli antipodi che però con un po’ di buona volontà si trovano a fare un incursione nel mondo dell’altro.
Andrea è omosessuale, non ne fa mistero e alcuni suoi atteggiamenti sono eccessivi e forse trascendono nello stereotipo che si ha di un gay, in realtà leggendo mi rendo conto che l’autrice l’ha bilanciato alla perfezione. Il giovane ha un passato che l’ha segnato e il suo vivere alla leggera in realtà nasconde un animo che tenta di proteggersi. Un buon amico, fedele e su cui poter contare, è estremamente sensibile e non si pone problemi a mostrarsi nella semplicità e nell’ingenuità che lo contraddistinguono. Parlo di ingenuità perché lui è trasparente, sente della musica e balla, ha una parola pronta per tutti e riesce a essere gentile anche con chi dovrebbe evitare. È una bella persona, e nessuno può negarlo, ma è anche caparbio e tenace. Oltre al teatro ha una passione per la musica e tutto ciò che è  pittoresco e scintillante, come può esserlo il modo delle Drag queen.

Samuel da musicista rock personifica gli eccessi, lo vivere allo sbando e senza regole. Le sue sbornie sono continue ma, vivendo in determinati ambienti, non si rende conto che ciò che fanno lui e il suo giro di amici non è propriamente normale e salubre. Per capirlo e aprire gli occhi deve vedere Andrea nel suo mondo fatto di eccessi e a sua volta fare un incursione nel mondo di Andrea.

Questo libro è un mettere a nudo l’animo di due persone, Runny è riuscita a renderli perfetti e a dare una visione a 360 gradi del carattere, dell’interiorità e dei mille quesiti che si pongono.
Le ricostruzioni ambientali sono perfette, sembra di trovarsi nel bel mezzo di un rave ad ascoltare musica e a far a gomitate per guadagnare un angolino per ballare. Oppure di trovarsi a passeggiare tra figuranti e Drag queen, a bere con loro, durante una serata nei locali che frequentano.

Oltre ai protagonisti sono presenti diversi personaggi che costituiscono un buon appiglio per capire alcune dinamiche, una tra tutte Corinna, la nonna di Samuele, fantastica! Con la sua saggezza e gli atteggiamenti un tantino sopra le righe riesce a mettere i puntini sulle i in un modo unico.
Vi dicevo che non è un libro facile e lo confermo, Runny ha utilizzato dei trentenni, che riesco a immaginare come exragazzi degli anni 80, quando non esisteva il politicamente corretto e certi termini venivano usati per indicare ciò che si voleva, senza farsi le mille paranoie sull’offendere, su cosa è conveniente e su cosa è corretto. Ebbene, i protagonisti usano con facilità i gerghi di allora, non sono sempre e solo usati per offendere, semplicemente qualificano e contestualizzano ciò che si vuol dire. Direi che è una scelta coraggiosa ma in onestà non ci trovo nulla di male e ha dato alla storia una veridicità totale.
La storia è ambientata in Versilia e com’è giusto che sia, ci sono delle inflessioni dialettali che comunque non creano problemi nel capire i discorsi.

La scrittura è semplice ma ricercata, la lettura risulta veloce anche grazie ai continui dialoghi. La narrazione in terza persona e i POV alternati danno la possibilità di entrare in sintonia con entrambi i protagonisti, i loro desideri, i timori, le speranze e ogni cosa assume una forma.
Un’altra piacevole sorpresa sono le descrizioni delle scene intime, hanno una sensualità che raramente mi è capitato di trovare, le descrizioni sono particolareggiate ma mai volgari e questo le rende fruibili a tutti.
Belle le citazioni delle canzoni, che mi sono andata a cercare per capire se erano abbinate bene.
La revisione presenta qualche imprecisione e alcune forme dialettali ne esacerbano alcune, ma tutto sommato non è nulla di così grave da compromettere la lettura.
Runny mi hai stupita e colpita piacevolmente, ero titubante e invece mi sono dovuta ricredere e questo non può che farmi piacere. Ti faccio i complimenti perché questa storia è davvero toccante e bella. Il mio giudizio è un buono 3,5.
Consiglio questa storia a tutti gli appassionati del genere e anche a chi con un briciolo di mentalità aperta vuole cimentarsi nella lettura di un bel libro, senza pregiudizi ma imparando che due mondi all’apparenza diversi sono in realtà molto simili.

Buona lettura!


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