RECENSIONE "Perdonami se rido" di Chiara Cerri

Titolo: Perdonami se rido
Autore: Chiara Cerri
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: 3,97 € / 10,40€
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Narrativa Contemporanea
Data pubblicazione: 2017
Pagine: 170
Serie: Autoconclusivo







La storia è ambientata in Versilia, precisamente  a Viareggio, nel periodo che va dalla fine dell'estate, con conseguente chiusura della stagione turistica, all'attesa del Carnevale. Racconta la storie di cinque vite che si incrociano in questo periodo di stasi. Eleonora, madre single di quarant'anni che voleva fare la veterinaria ma si è ritrovata cassiera con una figlia a diciannove anni. Elena ragazza di vent'anni, figlia della cassiera, che ha lasciato gli studi per diventare ballerina, purtroppo non ha il coraggio di confessarlo alla madre e lavora nel frattempo in un bar. Rino, manovale vedovo di quarant'anni, che ha perso la moglie l'anno prima, con un figlio Jacopo che per il dolore per la perdita della madre va via di casa e decide di vivere in una baracca in pineta divenendo un ladro di oro rosso. Infine Ivano imprenditore di una catena di agenzie immobiliari che trova il successo e la tanta agognata fama in un talent show per chef. Le loro vite si intrecceranno in questo periodo in attesa del tanto festeggiato Carnevale, regalandoci scorci sulla loro quotidianità.

Buongiorno Lettrici, 
   Oggi vi parleremo del nuovo libro di Chiara Cerri "Perdonami se rido".

Ho notato subito come l'autrice riesce a farci delle descrizione ambientali molto specifiche e dettagliate, tanto che per chi come me conosce bene Viareggio riesce a focalizzare bene dove si svolgono i fatti, anche se  questa eccessiva descrizione degli ambienti rischia di togliere qualcosa a quelle che sono  le sensazioni e i tormenti che i protagonisti dovrebbero trasmetterci.
“La passeggiata è la parte turistica, il mercato quella dei trans, la stazione è il degrado, lo spaccio e il puzzo di kebab. Il Varignano è la zona dei non viareggini, marocchini, tunisini, napoletani, il Marco Polo è quella degli degli snob e poi c’è darsena, la poesia dei marinai, gli zoccoli che strusciano sulla strada sabbiosa e il pesce. La Viareggio autentica.

Ha scelto di scrivere su ben cinque personaggi quasi tutti descritti minuziosamente nelle loro abitudini ma poco nelle loro emozioni. Racconta di come l'attrazione tra due giovani vada al di là delle regole a volte imposte dai genitori, su chi sia bene frequentare e chi no, su come spesso le donne si sacrificano per amore, vuoi che sia per un figlio o per l'uomo con il quale lo hai generato; di come gli uomini possano essere superficiali nei rapporti con le proprie mogli e di come le mogli possano nascondere vite parallele alle proprie famiglie; di figli che non accettano la morte dei genitori e di come il successo può darti alla testa. Tutti temi, che se approfonditi avrebbero fatto di questo libro un capolavoro ma che purtroppo si perdono in un racconto in terza persona indubbiamente scritto molto bene, ma che diventa leggermente dispersivo per le descrizioni del superfluo e  non evidenziando bene al lettore il  cambio dei protagonisti durante la lettura. 
I personaggi rispecchiano precisamente il modo di vivere e ragionare dei viareggini, risultando quindi essere molto reali. 
Mi è piaciuta, invece, molto Elena che nonostante tutte le sue paure cercherà in ogni caso di raggiungere il suo sogno. Chi invece mi ha fatta sorridere per il suo continuare a mettersi in gioco, nonostante i suoi quarant'anni  è stata Eleonora. 
È indubbiamente un libro che consiglio a chi vuole una lettura diversa ma non troppo impegnativa.


Buona lettura!
Anna.




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